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Semplice lettore o bibliofilo?

Da Apostolo Zeno a Wes Anderson: storia e cronistoria di un amore viscerale per la carta stampata

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Ricerca spasmodica di nuovi titoli, accumulo seriale di volumi, attenzione maniacale a forme, colori e caratteri di rilegature e pagine. Fermati un istante: se ti riconosci in questo profilo, sei anche tu un bibliofilo provetto!

Da qualcuno etichettata come follia vera e propria, da altri ritenuta più che altro una grande passione, bibliofilia non significa semplicemente mero amore per i libri e la lettura.

Essere bibliofili è ben altro: è collezionismo frenetico e convulso, ammirazione profonda per le edizioni rare e particolari, per le opere singolari e scritte in lingue arcaiche, per le illustrazioni silografie, le acqueforti e tutto ciò che oggi non è più.

L’amore per il libro, nella sua duplice natura di prodotto materiale e opera dell’ingegno, risale alle origini della stessa cultura occidentale. Basti pensare che tra i suoi primi cultori vi furono personalità del calibro di Aristotele ed Euripide; e come dimenticare Tito Pomponio Attico, destinatario di ben 396 lunghe lettere indirizzategli dal celebre politico, scrittore, oratore e filosofo romano Cicerone.leaves-1076307_960_720

L’elenco, nel corso dei secoli, è lungo e variegato per area di provenienza e periodo storico di riferimento. Collezionarono codici con insaziabile brama e sete di sapere Petrarca, Boccaccio, Cosimo de’ Medici; ricercarono affannosamente edizioni antiche e di pregio l’umanista Fulvio Orsini, il vescovo Angelo Rocca, il noto marchese Taccone… E ancora, Apostolo Zeno, esperto antiquario, collezionista di manoscritti, testi a stampa e monete antiche.

Proprio come nei migliori casi di metaletteratura, la figura del bibliofilo ha attirato, tra l’altro, l’attenzione di diversi geni creativi provenienti dai più svariati ambiti artistici: dalla narrativa alla fotografia, dalla musica al cinema. Non solo libro nel libro, dunque, ma libro nel film, nell’opera lirica, nel pezzo rock, nello scatto d’autore…

Un recente video-documentario di The A to Z Review mostra, non a caso, la grande incidenza del nostro sull’estro artistico del premio Oscar Wes Anderson, i cui film sono costellati da apparizione e “sparizioni” librarie.

E tu? Ti definiresti amante della lettura o accanito bibliofilo?

La Redazione

Questo articolo ha un commento

  1. Martina

    E come dimenticarsi di Trivulzio! Alla sua passione bibliofila ho dedicato la mia tesi di laurea 🙂

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